COLESTEROLO ALTO

Stress ed Alimenti Raffinati

GENERALITA'

 

Cominciamo subito col dire che la maggior parte del colesterolo presente nel nostro corpo viene prodotto dal fegato, invece la quota presente negli alimenti incide per circa il 10-20% sui livelli totali di colesterolo presente nel sangue, da ciò si deduce che una dieta restrittiva e forzata è del tutto inefficace per il controllo della colesterolemia.

 

In generale il colesterolo viene prodotto dal fegato quando l'apporto con la dieta è insufficiente per soddisfare i bisogni dell'organismo. Infatti esso svolge importanti funzioni: mantiene fluide le membrane che circondano le cellule del nostro corpo, è necessario per produrre la bile, la vitamina D e molti ormoni. In conclusione il colesterolo è una sostanza indispensabile per garantire la vita ma solo a livelli ottimali, né troppo alto né troppo basso (circa tra 160 e 200 mg/dL).

 

Il colesterolo non si scioglie nell'acqua, quindi per essere trasportato nel sangue deve essere rinchiuso in particolari strutture chiamate lipoproteine. Le lipoproteine che dal fegato migrano verso la periferia, liberando la parte di colesterolo in eccesso sulla parete dei vasi arteriosi, si chiamano LDL (colesterolo cattivo); mentre le lipoproteine che trasportano il colesterolo dalla periferia verso il fegato si chiamano HDL (colesterolo buono).

 

Attualmente, oltre al valore di colesterolo totale, si tiene in grande considerazione l'indice di rischio cardiovascolare, cioè il rapporto tra colesterolo totale e HDL. Tale rapporto, in un soggetto sano, deve essere inferiore a 5 per l'uomo e a 4,5 per la donna. Nella valutazione del rischio cardiovascolare, oltre al piano lipidico, entrano in gioco anche altri fattori come il fumo, l'ipertensione, diabete, obesità, stress, alcol, squilibri alimentari.

 

In merito al rischio cardiovascolare, l'Istituto Superiore di Sanità ha stilato una carta molto interessante per stabilire in modo approssimativo la possibilità, sui dieci anni, di subire un infarto o un ictus in funzione della età (tra i 40 e i 70 anni), sesso, colesterolo, fumatore, diabete, pressione sistolica. Vi consiglio di consultarla.

Oltre al colesterolo, nella determinazione del rischio cardiovascolare si valutano anche i livelli di trigliceridi nel sangue. Essi sono una importante fonte di energia per tutto l'organismo e derivano in parte dall'alimentazione, in parte dalla sintesi endogena.

 

Se la concentrazione ematica supera i 150-200mg/dL è necessario intervenire correggendo una probabile dieta squilibrata che rimane la principale causa di ipertrigliceridemia, infatti i casi di ipertrigliceridemia familiare (cioè ereditaria) sono particolarmente rari (circa 1 su 1000).

 

Le donne che utilizzano la pillola anticoncezionale hanno un rischio maggiore di aumento dei trigliceridi, in questo caso informare il proprio ginecologo per una eventuale sostituzione o sospensione.

 

Lo stress è un altro fattore di rischio legato alla colesterolemia: lunghi periodi di tensioni psicologiche irrisolte aumentano i valori di cortisolo prodotto dalle surrenali comportando un incremento dei trigliceridi, per stimolo della lipolisi, e un peggioramento del rapporto LDL/HDL.

 

In questo scenario si capisce come sia importante trovare una attività secondaria (praticare uno sport, coltivare una passione) per scaricare le tensioni emotive che vanno accumulandosi nel tempo.

CONSIGLIO DELLA FARMACIA

Masai, popolo che vive sugli altipiani della steppa africana, hanno una dieta che si basa sul consumo di elevate quantità di grassi animali, eppure il loro livello medio di colesterolo nel sangue è inferiore a quello di europei e americani. Il motivo è molto semplice: i Masai non conoscono il sovrappeso e l'obesità.

 

Spesso ci chiedono informazioni su diete che siano in grado di ridurre il colesterolo e i trigliceridi; il nostro consiglio invece si focalizza su una dieta equilibrata ipocalorica finalizzata al raggiungimento del normo-peso. Infatti, come abbiamo visto, la maggior parte del colesterolo viene prodotto dal fegato, quindi si evince che è la condizione di sovrappeso ad essere legata spesso alla colesterolemia.

 

Differente la situazione per coloro che soffrono di ipercolesterolemia primaria o familiare, patologia che può manifestarsi in giovane età e provocare valori elevati di colesterolo, nonostante una dieta bilanciata, esercizio fisico e mantenimento del normopeso. 

 

Per quanto riguarda i trigliceridi, l'attenzione alla dieta diviene fondamentale, perché sono rari i casi di ipertrigliceridemia ereditaria.

 

Di seguito alcuni consigli alimentari per ridurre il rischio cardiovascolare, rivolti sia a coloro che soffrono di sovrappeso con colesterolo e/o trigliceridi elevati, sia a coloro che soffrono di ipercolesterolemia familiare.

ALIMENTI CONCESSI SCONSIGLIATI
LATTE E DERIVATI Latte scremato, formaggi freschi, yogurt magro

Latte intero, formaggi stagionati

CARBOIDRATI  Pasta integrale, riso integrale, pane integrale

Pasta all'uovo, tortelli

PROTEINE

Pesce fresco : sgombro, salmone, merluzzo, sogliola.

Carni magre, prosciutto crudo o cotto sgrassato, bresaola

Pesce sott'olio, anguilla, carni grasse, insaccati, anatra, trippa, frattaglie, crostacei

UOVA

Intere, sue a settimana

Uova fritte

VERDURE

Tutta la verdura e ortaggi

Verdure fritte
FRUTTA

Frutta fresca o cotta

Frutta sciroppata, secca, uva, cachi, fichi, banane
DOLCI

Marmellata, biscotti secchi, crostata fatta in casa

Tutti gli altri
CONDIMENTI

Olio extravergine di oliva mai fritto, olio di semi

Burro, lardo, strutto, margarina, fritti
BEVANDE

Acqua oligominerale naturale (due litri al giorno)

Vino, birra, liquori, bibite, succhi di frutta industriali

La sostituzione del latte intero con latte scremato è necessaria per ridurre l'apporto di acido miristico, un grasso in grado di incrementare le LDL (colesterolo cattivo). Inoltre la riduzione di grassi saturi animali (insaccati, formaggi fermentati,ecc.) appare doverosa per perdere peso.

 

Interessante è l'eliminazione di zuccheri raffinati (pane, pasta, pizza, focacce, dolci, biscotti industruali, ecc.) e frutta zuccherina, in quanto questi alimenti ad alto indice glicemico, aumentando velocemente la concentrazione di insulina, sono potenti induttori della sintesi di colesterolo epatico. Quindi si raccomanda di mangiare rigorosamente integrale e raggiungere, ad ogni pasto, la sazietà con la verdura.

 

Ridurre il sovrappeso significa ridurre non solo i tassi di colesterolo e trigliceridi ma anche la pressione arteriosa: si stima che diminuisca di 1mm di Mercurio per ogni chilogrammo di peso perso.

 

Oltre alla dieta, consigliamo di utilizzare dei fitoterapici ad azione sinergica:

 

1) Primo consiglio: integrare la dieta con un apporto bilanciato di omega-3, omega-6, omega-7 e omega-9.

 

La miscela di 4 omega differenti consente di sfruttarne tutte le proprietà benefiche: per la pelle, per il cuore, per i triglicerdi e per la menopausa.

 

Gli omega-3 sono lipidi polinsaturi di origine ittica (pesce azzurro) essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo. E' stato dimostrato, da uno studio tutto italiano del 2008, che un loro costante apporto riduce significativamente il rischio cardiovascolare, contribuendo alla riduzione di colesterolo e trigliceridi.

 

Gli omega-6 sono lipidi polinsaturi di origine vegetale (Enotera, Borragine) precursori di molte sostanze fisiologicamente attive (prostaglandine). Utili in caso di Eczemi e Dermatiti, nella donna alleviano la Sindrome Premestruale.

 

Gli omega-7 sono lipidi monoinsaturi presenti in paticolare nell'olio di Macadamia e contribuiscono al mantenimento dell'idratazione della pelle, delle mucose e sono utili per prevenire la secchezza oculare.

 

Gli omega-9 sono lipidi monoinsaturi importanti per l'epidermide e il sistema cardio-vascolare.

 

I 4 Omega hanno quindi caratteristiche e funzioni diverse tra loro, ma complementari.

 

2) Secondo consiglio: dopo cena, assumere un integratore a base di Riso Rosso Fermentato che apporti 10 mg di monacolina K per compressa, una statina naturale in grado di inibire la produzione di colesterolo da parte del fegato.

Insieme alla monacolina K, è necessario associare il Coenzima Q10, al dosaggio di almeno 30 mg, per evitare problemi muscolari.

AVVISO

I contenuti di questa monografia sono concepiti esclusivamente a fini informativi ed educativi. L'autore non esprime direttamente e/o indirettamente avvisi medici, né prescrive alcun rimedio, né si assume responsabilità su chi deciderà di auto-curarsi. Le informazioni date non intendono sostituire prescrizioni del medico al quale spetta qualsiasi indicazione e prescrizione terapeutica.