IPERTROFIA PROSTATICA

Probabile Carenza di Iodio nella Dieta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GENERALITA'

Dopo i 55 anni di età, l'ipertrofia prostatica benigna rappresenta la patologia più frequente tra quelle che coinvolgono la prostata. In sintesi, questa ghiandola tende a ingrossarsi fino a triplicare la sua massa, causando i tipici disturbi:

 

- difficoltà nella minzione (sintomo principale)

- bisogno frequente di urinare, alzandosi più volte di notte

- minzione intermittente, a scatti

- sensazione di vescica non del tutto svuotata

- difficoltà ad iniziare la minzione

 

La causa principale, probabilmente, è legata ad un incremento di testosterone. Inoltre vi sono interessanti teorie ( Dr. J. Wright) che mettono in relazione la carenza di Iodio nella dieta con l'aumento del rischio di ipertrofia prostatica negli uomoni e tumori al seno nelle donne.

 

I Giapponesi, che hanno una dieta molto ricca di Iodio grazie al forte consumo di alghe, presentano una incidenza al cancro della prostata 10 inferiore rispetto agli occidentali. Anche le donne giapponesi presentano incidenze nettamente inferiori di cancro al seno. Questo vantaggio svanisce se i giapponesi si trasferiscono in Occidente, cambiando la loro dieta con la nostra.

 

La carenza di Iodio favorisce un incremento di estrogeni sia nell'uomo sia nella donna, comportando nel primo l'ipertrofia prostatica, nella donna cicli brevi e tensione mammaria. Ecco che, in questo contesto, consigliamo una integrazione di Alga Bruna, in grado di apportare Iodio altamente assorbibile, in quantità giornaliera sufficiente a coprire i bisogni fisiologici dell'organismo.

 

Per verificare una eventuale deficienza di iodio nella dieta, è utile ricorrere al "test della temperatura basale di Barnes", introdotto negli anni '40 dal Dott. Barnes e tuttora molto attuale. La metodica è semplice: prendete un termometro classico, a mercurio o ecologico, e appoggiatelo sul comodino. La mattina, quando vi svegliate, prima di alzarvi dal letto, misuratevi la temperatura corporea (febbre). Fatelo per tre giorni e calcolate la media. Una persona sana dovrebbe avere tra i 36,5° e i 36,8°C di temperatura corporea. Una temperatura più bassa potrebbe indicare uno stato di ipotiroidismo. Non è difficile trovare individui con temperature inferiori ai 35,6°, ben un grado in meno del normale.

 

Uomini e donne in menopausa possono effettuare il test quando desiderano, mentre le donne in età fertile dovrebbero eseguirlo il secondo, terzo e quarto giorno dopo l'inizio delle mestruazioni.

 

Altra disfunzione comune della prostata è la prostatite (infiammazione), che può essere acuta (veloce e molto intensa) o cronica (lenta e meno intensa). La forma acuta può non risolversi completamente e cronicizzarsi. Il battere più coinvolto nelle forme infettive è l'Escherichia coli.

 

In Farmacia è possibili eseguire un Test di prima istanza per verificare i livelli sierici di PSA. Per coloro che non hanno la possibilità di venire direttamente, è possibile acquistare un Kit di Autocontrollo molto semplice da utilizzare.

 

CONSIGLIO

 

In associazione ad eventuali terapie farmacologiche prescritte dall'urologo, per ipertrofie prostatiche di grado moderato, consigliamo una integrazione di estratti vegetali utili per ridurre i sintomi, l'infiammazione ed il rischio di carcinoma prostatico, grazie ad un'azione antiossidante specifica.

 

1) Consigliamo un trattamento quotidiano PROSTASED, a base di:

 

- Estratto di Serenoa repens (potenziato a 440 mg per dose giornaliera) : la pianta officinale principale, dotata di azione anti-androgena, anti-estrogena ed anti-infiammatoria (con l'avanzare dell'età, aumenta il tasso di estrogeni, dei quali la prostata è molto sensibile)

L'efficacia dell’estratto di polline per l’ipertrofia benigna prostatica, per la prostatite batterica, e per la piospermia (presenza di batteri nel liquido seminale) è stata dimostrata da diversi studi scientifici, grazie all'effetto anti-androgeno, antiossidante e antinfiammatorio.

- Uva ursina : ad azione antisettica urinaria ed antiflogistica

- Licopene polvere : molti studi effettuati negli Stati Uniti hanno messo in evidenza che il consumo quotidiano di licopene (un antiossidante) è particolarmente efficace per ridurre il rischio di tumore a livello di prostata, stomaco, intestino e seno.

- Zinco : questo minerale è abbondante nel liquido prostatico

 

2) In Gemmoterapia, il gemmoderivato di riferimento per il trattamento della prostata infiammata è decisamente SEQUOIA GIGANTEA germogli (Conifera molto longeva, imponente, che può superare i 1000 anni di età). Eccellente rimedio in caso di prostatiti croniche e ipertrofia prostatica benigna, in grado di sfiammare la ghiandola e migliorare decisamente la minzione (problemi di disuria e pollachiuria notturna). Inoltre, Sequoia ha un'azione energetica, eutrofica generale: è il gemmoderivato di riferimento dell'uomo oltre i 50 anni.

 

3) Per i motivi prima descritti, consigliamo una integrazione di Alga Bruna, ricca di Iodio ed oligoelementi.

AVVISO

I contenuti di questa monografia sono concepiti esclusivamente a fini informativi ed educativi. L'autore non esprime direttamente e/o indirettamente avvisi medici, né prescrive alcun rimedio, né si assume responsabilità su chi deciderà di auto-curarsi. Le informazioni date non intendono sostituire prescrizioni del medico al quale spetta qualsiasi indicazione e prescrizione terapeutica.